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Salinità del suolo - Conducibilità elettrica dell'estratto acquoso

Questo parametro fornisce indicazioni sulla presenza di elementi in soluzione nella fase liquida del suolo.
Terreni con livelli di salinità molto bassi sono in genere quelli molto sciolti e facilmente dilavabili, poveri della componente colloidale sia minerale che organica, nei quali è scarsa le presenza di elementi in soluzione.
D'altra parte, l'eccessiva concentrazione di elementi in soluzione può comportare situazioni di rischio. Infatti l'elevata salinità, compromettendo l'equilibrio osmotico del sistema acqua-suolo-pianta, influisce negativamente sulle colture. L'accumulo di sali nel terreno può assumere significato agronomico diverso in funzione della natura di tali sali e dalle caratteristiche del suolo.danni da eccessi salini e cloruri su agrumi

Gli ambienti colturali costieri sono coinvolti sempre più dal rischio salinità soprattutto a causa dell'utilizzo di acque di irrigazione non idonee. Gli eccessivi emungimenti di acqua dal sottosuolo determinano infatti la contaminazione delle falde per intrusione di acqua marina. In tali casi assume particolare importanza agronomica e pedologica la presenza di cloruri e di sodio; i primi direttamente tossici per le colture, i secondi compromettenti per la fertilità del suolo.
Il rischio salinità merita una trattazione molto più approfondita soprattutto per il ruolo determinante che va assumendo al fine del successo delle colture negli ambienti costieri; in questa sede tuttavia si daranno solo brevi indicazioni.

Questo gruppo analitico comprende le seguenti determinazioni:
- conducibilità elettrica (E.C.) dell'estratto acquoso e/o dell'estratto di pasta satura - si esprime come microSiemens/cm oppure in milliSiemens/cm oppure in deciSiemens/m (mS/cm = dS/m).

- sodio scambiabile - eccessi di sodio causano soprattutto insidiosi danni al terreno con disgregazione degli aggregati strutturali e collassamento delle argille. Ai fini della valutazione del rischio "sodio" nel terreno è importante il rapporto tra sodio e calcio e magnesio solubili (SAR).

- cloruri solubili - generalmente associati al sodio nel caso di acque di irrigazione contaminate da infiltrazione di
acqua marina, causano danni diretti alle colture per tossicità.

Valori molto bassi di EC sono indicativi di scarsa disponibilità di elementi in forma solubile.
Valori più alti indicano che il terreno è dotato di una buona fertilità chimica (intesa come disponibilità dei nutrienti in forma solubile, sebbene in misura differenziata).
Al di sopra di certi livelli si riscontrano situazioni di rischio di tossicità . L'ntensità del rischio, a parità di valori di EC, dipende dalla qualità degli ioni presenti nella fase liquida del suolo e del rapporto tra essi.
A causa dei motivi esposti e della diversa sensibilità colturale e varietale, non esistono valori precisi di riferimento ma si possono indicare delle soglie di rischio emergente in corrispondenza delle quali è opportuna una indagine più approfondita allo scopo di individuarne le cause.
Ancora una volta è l'insieme del quadro analitico che serve per operare praticamente. Se, per esempio, ad un elevato valore di salinità corrispondono bassi livelli di sodio scambiabile ma elevati livelli di potassio scambiabile, probabilmente si è in presenza di eccessi di concimazione. In tal caso la correzione della salinità sarà più semplice e meno gravi saranno gli effetti sulle colture e sul terreno.
D'altro canto, tentativi di allontanamento della salinità condotti empiricamente con il solo dilavamento, possono provocare accumulo di sodio sul complesso di scambio e quindi alcalinizzazione del terreno con dispersione delle argille e conseguente riduzione della permeabilità.

dr. agr. Luisa M. Ruggieri

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